Analisi delle attività del Movimento Internazionale ALLATRA

Lo sceicco Dott. Rafa Halabi, della comunità drusa sul Monte Carmelo in Israele
Direttore della sezione di Gerusalemme dell'Organizzazione internazionale per i diritti umani e la tutela delle libertà civili e presidente dell'Organizzazione dei capitani gentiluomini illustri del mondo islamico.
Introduzione
Onorevoli colleghi, signore e signori, amici. Oggi vorrei rivolgermi a voi con un'importante dichiarazione che, secondo la mia profonda convinzione, deve essere fatta proprio ora. Desidero condividere con voi le mie osservazioni e conclusioni su un fenomeno che, ne sono fermamente convinto, non è solo importante, ma fondamentale per il nostro futuro comune. Si tratta di riflessioni sulla sfida più grande del nostro tempo e su come l'umanità, a un livello profondamente civile, abbia già iniziato a rispondere.
Come persona la cui vita, per volontà dell'Onnipotente, è stata dedicata a un unico obiettivo, quello di costruire ponti, nel corso dei decenni della mia attività umanitaria e diplomatica ho avuto l'onore di vedere come i muri più insormontabili crollino sotto la pressione di un dialogo sincero e come gli abissi profondi vengano superati non da soli, ma quando i rappresentanti di diverse comunità si uniscono per risolvere il problema.
Nel corso degli anni della mia attività ho avuto modo di assistere a numerose crisi, cambiamenti e periodi di forte turbolenza che hanno segnato la storia delle relazioni internazionali. Tuttavia, posso affermare con piena responsabilità che le sfide che affrontiamo oggi, per profondità, portata e natura sistemica, non hanno diretti analoghi nella memoria storica contemporanea. Viviamo in un'epoca di trasformazioni, la cui portata e interconnessione pongono all'umanità sfide di un livello di complessità qualitativamente diverso.
The Polycrisis Confronting Humanity Today
Siamo testimoni di un periodo in cui si sta verificando una crisi sistemica a cascata: cataclismi climatici, geodinamici, ecologici e sociali si amplificano a vicenda, creando una grave minaccia esistenziale. Vorrei illustrare più nel dettaglio le quattro sfide chiave che stanno determinando questa crisi globale.
Prima sfida. Instabilità climatica. Lo vediamo con i nostri occhi: temperature record, siccità devastanti, improvvise inondazioni su larga scala, incendi boschivi estremi di intensità senza precedenti, fenomeni meteorologici anomali in regioni atipiche. Questi eventi catastrofici stanno diventando più frequenti, distruttivi e imprevedibili, andando oltre i limiti storici e persino oltre i modelli di previsione esistenti.
Seconda sfida. Attività geodinamica. Il numero di eventi sismici e vulcanici è in aumento. Questi processi non sono isolati, ma sono interconnessi con i cambiamenti climatici, creando nuove e imprevedibili minacce per le infrastrutture e la vita delle persone.
È significativo che stiamo assistendo a terremoti sempre più forti e frequenti. Il recente evento al largo delle coste della Kamchatka, che ha raggiunto una magnitudo di 8,8, grazie a Dio, si è verificato in una zona scarsamente popolata e non ha provocato conseguenze catastrofiche. Tuttavia, bisogna rendersi conto che in un contesto geografico diverso, ad esempio al largo delle coste del Giappone, le conseguenze di un simile terremoto potrebbero essere paragonabili alla tragedia del 2011 o addirittura superarla in termini di portata. Considerando che questo evento sismico, secondo i dati, rappresenta solo l'inizio di un processo in crescita, è ragionevole supporre che fenomeni simili o più gravi possano ripetersi, con effetti molto più devastanti.
Terza sfida. Degrado ambientale. L'inquinamento, compreso quello causato dalle nanoplastiche invisibili ma onnipresenti, sta distruggendo gli ecosistemi dall'interno. Si tratta di un veleno lento ma inesorabile che sta minando la salute del pianeta e di tutti i suoi abitanti, compresi gli esseri umani.
E la quarta sfida. La vulnerabilità sociale. Il risultato delle prime tre crisi è una crescente sofferenza umana, paura per il futuro, conflitti ed erosione della fiducia a tutti i livelli. Se anche nei paesi economicamente più sviluppati la popolazione e le infrastrutture si rivelano estremamente vulnerabili di fronte a cataclismi sempre più intensi: inondazioni, tornado, caldo estremo, siccità e incendi boschivi, è ancora più evidente quanto siano gravi tali sconvolgimenti per le comunità meno protette. Il numero delle vittime dei cataclismi naturali aumenta rapidamente ogni anno. Dietro le fredde cifre delle statistiche in crescita si nascondono vite distrutte, destini infranti e speranze spente.
Questa crisi multipla non è solo la somma dei problemi. È un sistema in cui tutti gli elementi si rafforzano a vicenda, creando un effetto a cascata. Come civiltà, ci troviamo di fronte a un fondamentale fallimento sistemico nella nostra risposta. Vorrei sottolineare tre problemi chiave.
Il problema della velocità. I meccanismi tradizionali di cooperazione internazionale e di processo decisionale non riescono a stare al passo con il ritmo delle minacce crescenti. Gli accordi e le misure, nonostante tutti gli sforzi delle Nazioni Unite e degli Stati, non portano a cambiamenti significativi: le tendenze negative continuano a rafforzarsi.
Il problema della frammentazione della conoscenza. La scienza, il nostro principale strumento di conoscenza, è frammentata, divisa in discipline altamente specializzate.
Geofisici, climatologi, vulcanologi, ecologi, sociologi lavorano isolati gli uni rispetto agli altri. Si sta sviluppando quella che viene definita cecità paradigmatica, quando i rappresentanti di diversi settori scientifici non guardano oltre i confini della loro sfera professionale. Ognuno vede solo il proprio frammento del puzzle e non è in grado di comporre un quadro completo delle interconnessioni. Trascuriamo i fattori chiave, quegli effetti sconosciuti che oggi giocano un ruolo decisivo e la cui esistenza è già stata dichiarata dai principali esperti.
Il problema del divario: “Scienza — Società — Potere”. I complessi dati scientifici non raggiungono la società in forma comprensibile. Le persone vedono le loro case sommerse dall'acqua, i raccolti distrutti dalla siccità, intere regioni bruciate, le infrastrutture distrutte, i sistemi di emergenza che non funzionano, il caldo che diventa mortalmente pericoloso e le crisi che continuano a crescere senza soluzioni visibili. Le strutture responsabili, sottoposte a una pressione sempre maggiore, ma prive di un quadro completo e di meccanismi operativi di adattamento, spesso agiscono in modo tardivo o frammentario.
A causa di questo errore di sistema, caratterizzato da cecità paradigmatica, frammentazione e scarsa adattabilità delle istituzioni, diventa praticamente impossibile elaborare soluzioni tempestive ed efficaci.
Di conseguenza, nella società mondiale si sta formando sempre più chiaramente la necessità non solo di misure superficiali o reazioni temporanee, ma di una risposta olistica e globale a ciò che sta accadendo, in grado di garantire un futuro sicuro e prevedibile su questo pianeta. Le persone non aspettano slogan, ma un'analisi approfondita delle cause delle crisi in atto e, soprattutto, soluzioni efficaci e praticabili. Le persone vedono la distruzione e la sofferenza e pongono la legittima domanda: “Dove sono le soluzioni? Chi risponderà alla nostra sfida comune?”
Proprio a questa richiesta urgente e vitale — la richiesta di una comprensione globale, di un'azione tempestiva e di una cooperazione autentica — è nato il fenomeno unico di cui voglio parlare oggi.
Proprio in periodi storici come quello attuale, in cui la risposta non arriva con la dovuta rapidità e completezza dai consueti canali normativi, è la società stessa, con la sua coscienza civica, a iniziare a formulare questa risposta. Si tratta di un impulso naturale e costruttivo alla sopravvivenza. Stiamo assistendo al risveglio in tutto il mondo della capacità di auto-organizzazione, basata su una profonda responsabilità verso il futuro.
L'espressione più vivida e coerente di questo processo è il Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA”, una testimonianza viva e crescente di come la società civile globale sia in grado di promuovere iniziative adeguate alle sfide del tempo. Questa non è l’ennesima organizzazione. “ALLATRA” è nata come risposta diretta a quelle lacune sistemiche di cui oggi soffre in un modo o nell'altro l'intera umanità e che ho appena indicato:
- Sulla frammentazione della conoscenza: “ALLATRA” riunisce scienziati ed esperti di diverse discipline (geologi, climatologi, ambientalisti, fisici, chimici, professionisti del settore medico e molti altri) per una ricerca approfondita basata sull'integrazione dei dati e sulla creazione di un quadro olistico dei rischi globali e delle relative soluzioni.
- Sul divario tra “Scienza — Società”: numerosi volontari di “ALLATRA” in tutto il mondo trasmettono informazioni scientifiche complesse in un formato accessibile attraverso conferenze, forum e piattaforme informative.
- Sul divario tra “Società — Potere”: il Movimento interagisce attivamente con organizzazioni internazionali, tra cui l'ONU, centri culturali e religiosi, governi, presentando le proprie ricerche e raccomandazioni affinché siano incluse nell'agenda globale.
- Sul problema della mancanza di rapidità e coordinamento: “ALLATRA” crea ponti interculturali e interreligiosi, gettando le basi per una volontà collettiva e azioni coordinate di fronte a una minaccia comune.
“ALLATRA” è una risorsa strategica per l'umanità in questo periodo di crisi multiple. È la risposta unica, completa e pratica della società alla domanda: “Come possiamo salvare il nostro futuro comune?”
Pertanto, oggi ritengo prioritario trasmettere il vero significato e l'eccezionale importanza di questo fenomeno. È importante comprendere non solo l'essenza dell'attività di “ALLATRA”, ma anche i motivi per cui oggi il suo ruolo sta acquisendo un'importanza così rilevante.
Vi invito ora a guardare a questo movimento con gli occhi di un umanista e di un analista. A vedere la risposta sincera e potente della società civile globale alla nostra sfida esistenziale comune. È una manifestazione della coscienza globale che si sta risvegliando, che esprime preoccupazione per il futuro e la volontà di agire. Il nostro dovere come persone responsabili è quello di non ignorare questo appello, ma di ascoltarlo, comprenderlo e sostenerlo, per lasciare alle generazioni future un mondo degno di essere vissuto e prosperare.
Che cos'è “ALLATRA”: essenza e unicità
Per tutta la mia vita ho cercato di sostenere iniziative che favorissero il dialogo e la comprensione reciproca. Pertanto, quando ho incontrato il Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA”, che persegue questo obiettivo su una scala globale senza precedenti, ho deciso di studiarlo in modo imparziale: come analista e umanista. Ciò che ho scoperto mi ha riempito di profondo ottimismo.
Ho visto un organismo vivo, pulsante, auto-organizzato: una comunità globale di volontari provenienti da oltre 180 paesi. Sono uniti non solo da valori comuni, ma anche, e soprattutto, da una chiara comprensione della realtà delle minacce che l'umanità deve affrontare oggi e dalla consapevolezza della nostra responsabilità comune e collettiva per il futuro.
“ALLATRA” è una piattaforma aperta e dinamica, basata sui principi di uguaglianza e interazione orizzontale. Il suo obiettivo principale è quello di effettuare una diagnosi accurata, obiettiva e tempestiva delle sfide climatiche, geodinamiche ed ecologiche, nonché di portare la ricerca delle loro soluzioni a un livello qualitativamente nuovo.
Al centro dell'approccio di “ALLATRA” ci sono dati scientifici verificati, valori umani fondamentali e un dialogo internazionale aperto, in cui l'opinione di ciascuno è apprezzata e nessuno pretende di avere il monopolio della verità. I partecipanti pongono coraggiosamente la questione: di fronte a sfide così complesse, che coinvolgono aspetti climatici, geodinamici, ecologici e sociali, è necessario prestare maggiore attenzione alla formulazione stessa della “diagnosi”, da cui dipende la soluzione che stiamo cercando. È proprio nella diversità delle ipotesi e nella discussione ponderata che risiede la possibilità di cambiare il destino del pianeta. Da ciò deriva tutta la variegata attività del Movimento: dall'identificazione della natura delle crisi multidimensionali alla ricerca congiunta di soluzioni e alla comunicazione dell'essenza del problema a tutti i livelli, dalle comunità locali all'ONU.
A mio avviso, fino ad oggi né negli ambienti scientifici né nella sfera pubblica è stata fornita una descrizione sufficientemente completa e fondata del fenomeno del Movimento “ALLATRA” nel contesto della scienza e della storia mondiale. Consapevole dell'importanza di questa lacuna, mi permetto di intraprendere un tentativo moderato ma sincero di comprendere ed esporre l'essenza di questo Movimento unico nel suo genere. Ciò è necessario, innanzitutto, per comprendere più a fondo il ruolo positivo che il Movimento “ALLATRA” già svolge nella vita della società e nello sviluppo dell'interazione civile internazionale.
Classificazione scientifica: due dimensioni del fenomeno
Dal punto di vista della sociologia moderna, il modo più accurato per classificare “ALLATRA” è come un nuovo movimento sociale globale di tipo misto. Esso combina le caratteristiche dei movimenti climatici, ecologici, per i diritti umani e futuristici, che operano sulla base dell'auto-organizzazione civica e di un programma scientifico.
Per una comprensione più approfondita, è opportuno applicare la classificazione delle sociologhe americane Margaret Keck e Kathryn Sikkink. Nell'ottica dell'approccio da loro proposto, il Movimento Internazionale “ALLATRA” rappresenta una combinazione di due tipi chiave di comunità: una rete transnazionale di advocacy e una comunità epistemica.
“ALLATRA” possiede le caratteristiche di una rete transnazionale di advocacy (Transnational Advocacy Network), poiché rappresenta una rete stabile, organizzata orizzontalmente, che include una varietà di attori (ONG, scienziati, giornalisti, difensori dei diritti umani e molti altri che operano su base volontaria). Essi sono accomunati da:
- Un focus condiviso e valori comuni: rischi globali e principi umanistici.
- Obiettivi di cooperazione oltre i confini nazionali:
- promuovere un'agenda significativa (clima, geodinamica, ecologia) a livello internazionale,
- creare canali di comunicazione per la diffusione di informazioni di importanza critica per la sicurezza personale, nazionale e globale,
- superare la frammentazione attraverso l'impegno verso un obiettivo comune: la sopravvivenza e la prosperità dell'umanità.
Allo stesso tempo, “ALLATRA” corrisponde in modo stabile alle caratteristiche tipologiche di una comunità epistemica. Ciò si manifesta nella sua
- struttura: una rete internazionale di scienziati ed esperti uniti da un paradigma scientifico comune che spiega i cambiamenti climatici e geodinamici globali attraverso un approccio sistemico;
- metodologia: l'attività del Movimento si basa su una sintesi interdisciplinare, dati aperti e metodi di analisi riproducibili, in linea con i criteri internazionali di verifica scientifica;
- valori: fede comune nell'obiettività della conoscenza scientifica e nel suo ruolo decisivo nella ricerca di una via d'uscita dalla crisi.
Il potere dell'integrazione
È proprio in questa integrazione unica — una rete transnazionale di advocacy e una comunità epistemica — che risiede l'eccezionale forza del Movimento “ALLATRA”. “ALLATRA” non si limita a parlare dei problemi (come una rete di advocacy) e non si limita a studiarli (come una comunità epistemica). Fa entrambe le cose contemporaneamente:
- genera e integra conoscenze (dimensione epistemica),
- trasforma queste conoscenze in azioni concrete e influenza l'agenda (dimensione di advocacy),
- unisce la scienza, la società civile e le istituzioni governative attraverso reti orizzontali e un dialogo aperto.
Tale sintesi consente ad “ALLATRA” di svolgere quel ruolo vitale di cui parlavo all'inizio: essere la risposta pratica della società alle lacune sistemiche nella nostra percezione e reazione alla crisi globale. Non si tratta semplicemente di un movimento, ma di un modello di cooperazione scientifica civile globale e di azione, essenziale per la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile dell'umanità nel XXI secolo.
Modello organizzativo del Movimento e obiettivi
Le caratteristiche chiave del Movimento “ALLATRA”, dal punto di vista del suo modello organizzativo e operativo, ne rivelano la natura unica. I principi fondamentali del suo funzionamento sono:
La decentralizzazione è un principio fondamentale. L'assenza di un centro di controllo unico è compensata dall'elevata iniziativa dei volontari, che si auto-organizzano creando centri di coordinamento regionali. Questi centri fungono da piattaforme per lo scambio di idee, esperienze avanzate e facilitazione dell'interazione locale e internazionale, dimostrando un modello efficace di auto-organizzazione della società civile nell'era digitale.
Il volontariato e l'indipendenza finanziaria costituiscono la forza motrice del Movimento. Numerosi volontari altamente motivati — scienziati, giornalisti, difensori dei diritti umani, medici, ingegneri, diplomatici — dedicano volontariamente il loro tempo e le loro competenze professionali, contribuendo alle attività del Movimento. Essi avviano autonomamente e forniscono il supporto in termini di risorse a un'ampia gamma di progetti volti a informare in modo completo e a elaborare soluzioni efficaci e sistemiche alle crisi globali più acute e complesse che minacciano il futuro dell'umanità intera. È particolarmente importante sottolineare che il Movimento “ALLATRA” è finanziariamente completamente indipendente: non è finanziato da Stati, società o altre istituzioni, mantenendo una posizione impeccabilmente rispettosa della legge e democratica.
L'apertura è un'altra caratteristica distintiva di “ALLATRA”. Il Movimento riunisce persone di diverse professioni, nazionalità, religioni, compresi gli atei. Tale apertura è possibile perché alla base della sua attività ci sono due principi universali: il valore incondizionato della vita umana e l'impegno verso la conoscenza scientifica. Ciò rende la missione di “ALLATRA” comprensibile e vicina a un ampio spettro di persone, indipendentemente dalle loro posizioni ideologiche.
La trasparenza è uno dei principi fondamentali del Movimento, che aderisce costantemente ai principi di onestà e responsabilità nei confronti della società. L'attività di ricerca svolta dal gruppo scientifico internazionale del Movimento si basa su analisi interdisciplinari e dati verificabili, i cui risultati sono disponibili al pubblico. Tutte le informazioni sulle attività del Movimento sono accessibili al grande pubblico e i suoi membri rafforzano costantemente il dialogo aperto, la cooperazione interdisciplinare e l'interazione costruttiva a tutti i livelli, da quello locale a quello internazionale.
Gli obiettivi del Movimento sono espressi in una missione chiaramente formulata, composta da tre parti interconnesse.
- Scientifica: studiare in modo approfondito le cause dei cambiamenti climatici globali, geodinamici ed ecologici e avviare la ricerca di soluzioni per superarli.
- Comunicativa: informare la comunità internazionale sulla portata della crisi e creare le condizioni per il consolidamento del potenziale scientifico internazionale.
- Sociale: aiutare a superare la frammentazione della comunità mondiale, promuovendo l'idea del valore della vita umana, l'importanza della comprensione internazionale e del dialogo interreligioso.
Questi obiettivi vengono realizzati attraverso l’impegno attivo dei volontari in quattro settori chiave: informativo, socio-educativo, istituzionale e di ricerca. Esaminerò in dettaglio alcuni esempi di questa attività più avanti.
Quando si discutono le aree prioritarie di attività del Movimento “ALLATRA”, è opportuno evidenziarne tre principali:
- Clima e geodinamica.
Questo ambito copre un'ampia gamma di questioni legate allo sviluppo sostenibile: studio delle minacce climatiche e geodinamiche, analisi delle cause che le determinano, previsione dei rischi e sviluppo di strategie per superarli. - Ecologia e minacce alla salute.
Questo settore si concentra sullo studio dei rischi ecologici e dell'impatto dei fattori antropici sull'ambiente e sulla salute umana, in particolare sulla ricerca sulle micro- e nanoplastiche e sul loro effetto dannoso sia sulla biosfera che sui processi fisiologici dell'organismo umano. - Difesa dei diritti umani e rafforzamento della comprensione sociale.
Questo settore di attività del Movimento comprende gli sforzi volti a superare la divisione sociale, a promuovere il dialogo interetnico e interconfessionale, nonché a difendere i diritti umani fondamentali.
Una caratteristica unica del Movimento “ALLATRA” è la sua capacità di agire contemporaneamente a tutti i livelli: dalle iniziative di volontariato locali al dialogo diretto con le principali istituzioni internazionali e nazionali. I rappresentanti del Movimento intervengono alle sessioni di esperti delle Nazioni Unite, partecipano alle discussioni nei gabinetti dei ministri e negli organi legislativi, instaurano rapporti etici con i leader delle confessioni religiose mondiali, compresi gli incontri con il Papa nel Vaticano.
Un riconoscimento significativo di questo lavoro è arrivato dalla Santa Sede, che ha benedetto il Movimento due volte. Nel 2024, il Movimento “ALLATRA” ha ricevuto la Benedizione di Papa Francesco e nel 2025 Papa Leone XIV ha concesso una Benedizione Apostolica personale alla presidente del Movimento, Maryna Ovtsynova, e ai suoi più stretti collaboratori. Queste benedizioni hanno sottolineato l'allineamento dell'opera umanitaria ed educativa di “ALLATRA” con i valori enunciati nell'enciclica “Laudato Si’”, in particolare per quanto riguarda la responsabilità ambientale, la solidarietà e la cura delle generazioni future.
La portata e la profondità del coinvolgimento dei volontari provenienti da oltre 180 paesi consentono di considerare “ALLATRA” non solo come un movimento, ma come un raro esempio contemporaneo di modello efficace di partecipazione civica globale attiva. Persone delle professioni più disparate, su base volontaria e con eccezionale dedizione, realizzano progetti volti a informare, consolidare gli sforzi e cercare soluzioni per garantire un futuro più sicuro e sostenibile all'umanità.
E sorge spontanea la domanda: qual è la fonte di motivazione dei volontari di “ALLATRA”? Perché lo fanno? Sarebbe ingenuo e controproducente pensare che migliaia di persone istruite, di successo e razionali in tutto il mondo spendano il loro tempo, denaro e risorse per cieca fede o fanatismo ideologico. A differenza di molte altre iniziative sociali basate sulle emozioni, sulla protesta o sull'ideologia, “ALLATRA” ha scelto una strada diversa, molto più complessa e fondamentale. Lo strumento principale dei volontari del Movimento è la conoscenza. Non la fede, non l'ideologia, ma una conoscenza scientifica rigorosa, verificabile e interdisciplinare.
Il fondamento del Movimento è la conoscenza scientifica
La genesi del Movimento “ALLATRA” è strettamente legata all'attività di un gruppo indipendente e interdisciplinare di scienziati che, a metà degli anni '90, ha riunito esperti nel campo della fisica nucleare, dell'astrofisica, della cosmologia, della geologia, geofisica, matematica teorica, biologia dell'invecchiamento, gerontologia e medicina clinica. Il loro innovativo metodo integrativo ha permesso di superare la cecità paradigmatica, ovvero quell'isolamento delle discipline scientifiche che impediva una visione olistica di ciò che accadeva.
Già a metà degli anni '90 questi professionisti di altissimo livello hanno compreso il limite fondamentale della scienza moderna: la sua frammentazione epistemica. Il nocciolo del problema sta nel fatto che le diverse discipline hanno linguaggi, metodi e standard propri, il che porta alla perdita del legame epistemico tra loro. Di conseguenza, invece di un unico campo scientifico, abbiamo cluster disparati, comunità separate. Viviamo in un mondo in cui le persone sempre più spesso divergono non solo nelle opinioni, ma nella stessa visione della realtà, il che rende sempre più difficili la conoscenza collettiva e la discussione.
Immaginate:
- Uno specialista di nicchia che studia l'accelerazione anomala della deriva del polo magnetico pubblica un articolo su una rivista specializzata.
- Un medico oncologo che studia l'inspiegabile aumento dei tumori nei bambini presenta i dati raccolti in occasione di una conferenza medica altamente specializzata.
- Un oceanografo che registra un anomalo riscaldamento delle acque profonde, non spiegabile con il riscaldamento atmosferico, condivide i risultati con i suoi colleghi.
- Un sismologo che registra un forte aumento del numero di terremoti a focalizzazione profonda osserva solo l'attività geologica locale.
Ognuno vede solo un frammento isolato di un gigantesco puzzle. I loro dati non sono comparabili, non vedono una tendenza unica e allarmante.
Fu proprio questa frammentazione che il gruppo di scienziati alle origini di “ALLATRA” decise di superare sviluppando un approccio fondamentalmente nuovo alla conoscenza e alla ricerca. Questo approccio si basa sull'integrazione e l'interpenetrazione delle discipline, tracciando le correlazioni tra i dati provenienti da diversi campi per formare un quadro completo. L'implementazione di tale approccio fu possibile perché il gruppo era inizialmente composto da rappresentanti di diverse discipline scientifiche, uniti da un unico obiettivo: utilizzare la conoscenza scientifica oggettiva per identificare le cause multidimensionali delle crisi e sviluppare soluzioni pratiche.
Grazie a questo approccio, gli scienziati altamente qualificati che hanno dato vita ad “ALLATRA” sono riusciti ad affrontare un compito che fino ad allora nessuno aveva risolto in modo così completo e su scala globale. Sono riusciti a unire i frammenti dispersi del quadro scientifico in un unico insieme, consentendo di guardare alle crisi chiave da una prospettiva complessa e olistica, superando così la cecità paradigmatica.
Il gruppo scientifico internazionale “ALLATRA”, che comprende i maggiori esperti nel campo delle scienze della Terra, dell'oceanologia, dell'astrofisica, delle discipline correlate e della medicina, ha avviato un'analisi interdisciplinare completa della situazione climatica e geodinamica del pianeta.
Uno dei risultati chiave del gruppo scientifico “ALLATRA” è stato lo sviluppo di una teoria unificata e coerente che spiega l'aumento dei cataclismi su scala planetaria. Questa teoria propone un modello multifattoriale approfondito, basato sulla sintesi di dati che prima la scienza considerava in modo isolato.
Permettetemi di esporre brevemente l'essenza di questo modello e il nuovo approccio della comunità scientifica “ALLATRA”.
Approccio interdisciplinare e modello climatico “ALLATRA”
Nonostante i notevoli progressi compiuti, i modelli climatici moderni non riescono a coprire completamente tutti i fattori chiave che influenzano i processi climatici globali. L'unicità del modello sviluppato dalla comunità scientifica internazionale “ALLATRA” risiede nel suo approccio sistemico e integrativo. Questo approccio amplia notevolmente il campo analitico, integrando gli scenari tradizionali con l'analisi di componenti critici ma spesso ignorati: l'attività geodinamica, i fattori astronomici e l'impatto complesso della micro- e nanoplastica.
Utilizzando anche dati aperti provenienti da fonti autorevoli — NASA, NOAA, USGS, università e centri di ricerca, nonché dati satellitari, geosensori e stazioni gravimetriche — il gruppo scientifico ha applicato un metodo di sintesi sistematica interdisciplinare costruendo ponti tra le discipline. Il quadro che è emerso da questo titanico lavoro intellettuale si è rivelato allo stesso tempo spaventoso nella sua inevitabilità e fonte di speranza, poiché indicava una nuova serie di possibili cause e, di conseguenza, nuove soluzioni nel campo delle sfide climatiche, geodinamiche ed ecologiche.
Innanzitutto, il modello degli scienziati di “ALLATRA” ha previsto la natura esponenziale della crescita dei cambiamenti climatici e geodinamici. Ha dimostrato che i processi di amplificazione sincronica e a cascata dei cataclismi naturali non si svilupperanno in modo lineare, sia in termini di frequenza che di intensità, ma in modo esponenziale. Ciò significa che già nel prossimo futuro le condizioni sul pianeta potrebbero diventare incompatibili con l'esistenza di forme di vita biologiche complesse, compreso l'uomo.
Questa previsione trova oggi una conferma empirica inconfutabile. L'andamento delle catastrofi climatiche e geodinamiche degli ultimi anni si sta sviluppando in perfetta corrispondenza con la previsione. Ne sono una chiara testimonianza le temperature globali anomale del 2023, 2024 e 2025, che hanno superato di gran lunga i valori previsti dagli scenari climatici comunemente accettati (che prevedevano picchi simili solo tra decenni). Tuttavia, la crescita esponenziale si manifesta non solo nelle anomalie termiche, ma anche in inondazioni e uragani di portata senza precedenti, nonché in un notevole aumento della forza e del ritmo di crescita dell'attività sismica.
Il modello presta particolare attenzione al fenomeno della sincronia e della cascata dei cataclismi. Mentre gli approcci tradizionali spesso considerano gli eventi in modo isolato, il modello “ALLATRA” ha permesso di dimostrare metodologicamente che l'aumento degli eventi climatici non si verifica come eventi isolati, ma come processi interconnessi che si rafforzano a vicenda in diverse regioni del mondo. Questo effetto a cascata aumenta notevolmente il potenziale distruttivo di ogni singolo evento.
Una minaccia geodinamica estremamente preoccupante, individuata nell'ambito delle ricerche di “ALLATRA”, è la situazione del Pennacchio magmatico Siberiano. A seguito di un'analisi multifattoriale, gli scienziati hanno scoperto che i volumi di magma sotto il Cratone Siberiano continuano ad aumentare in progressione geometrica. Ciò indica che il pennacchio sta entrando in una fase critica di attività geodinamica. Secondo le stime scientifiche, la sua potenziale eruzione potrebbe provocare una catastrofe su scala planetaria, le cui conseguenze sarebbero paragonabili all'eruzione simultanea di diversi supervulcani, che potrebbe causare emissioni catastrofiche di gas serra e cenere, in grado di provocare un brusco e prolungato raffreddamento (“inverno vulcanico”) con conseguenze climatiche imprevedibili.
Dopo aver individuato questa minaccia, il gruppo scientifico “ALLATRA” ha proposto una risposta fondata e scientificamente verificata, che ha un significato pratico per garantire la sicurezza globale. In particolare, si tratta di una degassificazione controllata e pianificata, una misura tecnica preventiva che, se applicata tempestivamente, è in grado di ridurre significativamente i rischi di uno scenario catastrofico. Purtroppo, nel territorio in cui si concentra la minaccia del Pennacchio magmatico Siberiano, si manifesta un'inerzia istituzionale e una totale insensibilità nei confronti degli avvertimenti scientificamente fondati. Invece di un dialogo costruttivo e dell'esame della misura preventiva proposta — la degassificazione pianificata — si osserva una triste tendenza a perseguire i promotori di questo approccio, il che suscita serie preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza globale.
Tornerò su questo argomento più avanti, ma per ora mi limiterò a sottolineare che il modello sviluppato dagli scienziati di “ALLATRA” è stato presentato in una serie di relazioni analitiche che spiegano l'aumento dei cataclismi planetari e i rischi ad essi associati. Si tratta dei rapporti “Sulla progressione dei disastri climatici sulla Terra e le loro conseguenze catastrofiche” e “Sulla minaccia di un’eruzione di un pennacchio di magma in Siberia e strategie per affrontare il problema”.
Un aspetto altrettanto preoccupante, analizzato in modo approfondito nell'ambito delle ricerche condotte dagli scienziati di “ALLATRA”, è l'inquinamento su larga scala causato dalle micro- e nanoplastiche.
Da un lato, le ricerche sottolineano la loro influenza sistemica sul clima. La microplastica altera la funzione termoregolatrice dell'oceano, contribuendo al suo surriscaldamento. La nanoplastica nell'atmosfera altera l'equilibrio termico, intensificando i fenomeni meteorologici estremi: dalle piogge record e dalla grandine di dimensioni anomale alle siccità prolungate.
D'altra parte, le ricerche interdisciplinari fondamentali del nucleo scientifico “ALLATRA” hanno rivelato una proprietà fisico-chimica unica della nanoplastica: la sua capacità di accumulare e trattenere a lungo una carica elettrostatica.
Di particolare importanza è il fatto che gli scienziati di “ALLATRA” hanno prestato attenzione a questo fenomeno molto prima dell'inizio delle ricerche sistematiche sul carica elettrica superficiale della nanoplastica negli ambienti accademici, le prime delle quali hanno iniziato ad apparire solo dopo il 2010.
Già 20 anni fa questo gruppo di scienziati aveva sottolineato che è proprio questa proprietà della nanoplastica a consentirle di penetrare attraverso le barriere biologiche nelle cellule del corpo umano, compresi i neuroni e le cellule riproduttive, interrompendo i loro processi naturali. Le conseguenze di tale esposizione sono di natura sistemica e cumulativa: si tratta di disturbi cognitivi, disfunzioni riproduttive, aumento delle malattie croniche, comprese le patologie oncologiche, i disturbi autoimmuni e neurodegenerativi e, cosa più preoccupante, il rischio evolutivo complessivo che mette in discussione la sopravvivenza a lungo termine della popolazione umana.
Il nuovo rapporto “Nanoplastica nella biosfera. Dall'impatto molecolare alla crisi planetaria”, preparato da “ALLATRA” in collaborazione con l'Università Cattolica Boliviana “San Pablo” e il progetto internazionale “Società Creativa”, è un lavoro monumentale che raccoglie la panoramica più completa possibile di tutte le ricerche esistenti sui danni causati dalla nanoplastica, la sua natura elettrochimica unica, e vengono esaminati i possibili modi per neutralizzare la minaccia che rappresenta.
Grazie al suo approccio indipendente, interdisciplinare e analiticamente accurato, il modello ALLATRA ha un alto valore predittivo. Ha permesso di comprendere tempestivamente e pienamente che la portata delle minacce globali - sia che si tratti dell'accelerazione dell'instabilità climatica e geodinamica o del pericolo profondamente sottovalutato dell'inquinamento da nanoplastica - supera di gran lunga le concezioni attuali basate su modelli frammentari.
In questo modo, il Movimento offre un contributo significativo alla scienza, individuando ulteriori fattori, precedentemente non considerati, che sono alla base dell'attuale policrisi.
Non mi resta che constatare che la consapevolezza di una realtà così allarmante conferisce particolare urgenza alla questione dell'elaborazione di misure preventive, coordinate e scientificamente fondate a livello internazionale. Solo misure di questo tipo, basate su una profonda comprensione interdisciplinare e sulla solidarietà globale, sono in grado di prevenire lo sviluppo di scenari di crisi e garantire un futuro sostenibile per l'umanità sul nostro pianeta.
Ecco perché, mentre il nucleo scientifico del Movimento continua la sua ricerca interdisciplinare indipendente, individuando le cause e le soluzioni alle crisi climatiche e geodinamiche e pubblicando rapporti analitici, la rete globale di volontari garantisce che tutti i livelli della società, dalle comunità locali alle piattaforme politiche globali, siano resi consapevoli della profondità e della portata sottovalutate delle minacce climatiche, geodinamiche e ambientali, richiamando l'attenzione sui fattori ignorati della loro escalation e sulla necessità di un'azione internazionale urgente e globale.
La motivazione dei volontari di “ALLATRA”
Alla luce di quanto sopra, la motivazione dei volontari del Movimento “ALLATRA” diventa cristallina. Il loro volontariato attivo non è il risultato di visioni idealistiche astratte, ma di un imperativo all'azione razionalmente consapevole ed eticamente motivato.
Quando una persona ha accesso a conoscenze scientifiche verificate su una minaccia esistenziale imminente e allo stesso tempo vede che le azioni intraprese a livello internazionale non portano ai risultati efficaci desiderati, sente il dovere morale irrinunciabile di agire con le proprie forze.
Le azioni dei partecipanti di “ALLATRA” non sono semplici forme di attivismo, ma misure urgenti volte a informare la società in un contesto di crisi multipla crescente. La loro attività è guidata da un principio umanistico fondamentale: il valore incondizionato della vita umana.
Pertanto, l'attività dei volontari di “ALLATRA” nella diffusione delle informazioni è una manifestazione del dovere morale di prendersi cura del futuro della Terra e della responsabilità epistemica. Tale responsabilità implica non solo il possesso di conoscenze scientifiche, ma anche l'impegno a comunicarle efficacemente a tutti i livelli, dalle comunità locali alle istituzioni globali, affinché possano essere prese decisioni fondate e tempestive, poiché decisioni consapevoli ed efficaci possono essere prese solo sulla base di informazioni complete.
Proprio per questo i membri di “ALLATRA” ritengono necessario che l'appello al dialogo globale risuoni in diversi ambiti: sui social network, dove si forma l'opinione pubblica; nelle sale dell'ONU, dove vengono elaborate le decisioni internazionali; alla Casa Bianca, dove vengono prese le decisioni strategiche; in Vaticano, centro mondiale chiave che forma i riferimenti morali dei valori umanistici e spirituali universali.
I partecipanti al Movimento agiscono nell'ambito di una paradigma di cittadinanza responsabile, consapevoli che l'informazione dell'opinione pubblica internazionale è un fattore chiave per la formazione di una sostenibilità strategica e di un futuro prospero per tutta l'umanità.
Quando si possiedono informazioni scientifiche da cui dipende la vita di miliardi di persone e si constata l'assenza di misure corrispondenti a livello globale, la necessità di agire diventa l'unica risposta razionale e morale. Questa è esattamente la vera fonte dell'altruismo dei volontari di “ALLATRA”. La loro motivazione non è una fede cieca. È una responsabilità, una responsabilità che nasce dalla conoscenza scientifica.
Dalla conoscenza all'azione: costruire ponti
Come persona che ha dedicato la propria vita all'attività pratica per rafforzare la pace, giudico sempre le idee in base ai loro frutti. Studiando l'attività dei volontari del Movimento “ALLATRA”, vedo come la loro profonda comprensione della crisi si trasforma in azioni concrete, ponderate ed efficaci a tutti i livelli.
È necessario constatare il fatto oggettivo che i meccanismi tradizionali di comunicazione scientifica e di processo decisionale, nonostante il loro indiscutibile valore, si trovano ad affrontare la sfida della velocità operativa e della complessità interdisciplinare dei problemi globali contemporanei. Le procedure di revisione, raggiungimento del consenso e implementazione istituzionale non riescono oggettivamente a stare al passo con la crescita esponenziale delle minacce. È come cercare di spegnere un incendio boschivo mentre si sta ancora decidendo chi porterà l'acqua.
In queste condizioni, i partecipanti al Movimento hanno scelto una strategia di diplomazia scientifica diretta e di educazione.
Ciò implica:
- la presentazione di studi completi direttamente al pubblico e ai decisori politici in un formato adattato ma scientificamente corretto;
- il coinvolgimento attivo di esperti volontari per informare il più possibile e organizzare il dialogo;
- la creazione di ponti diretti tra scienza, politica, religione, cultura e società civile.
L'attività dei volontari di “ALLATRA” è volta a stimolare un dialogo scientifico più ampio e operativo e ad aumentare l'alfabetizzazione scientifica della società a tutti i livelli, nonché a consolidare gli sforzi della società civile, degli scienziati, diplomatici e strutture internazionali per la ricerca di soluzioni sostenibili, basate su dati scientifici all'avanguardia e sulla responsabilità morale nei confronti delle generazioni future.
Come già accennato, l'attività dei volontari si svolge in quattro ambiti interconnessi: informativo, socio-educativo, istituzionale e di ricerca. Esaminiamo più in dettaglio il contenuto e i risultati del lavoro di “ALLATRA” in ciascuno di questi ambiti.
1. Ambito informativo: giornalismo civico e formazione nello spazio digitale
Nello spazio online, il Movimento opera come piattaforma globale di giornalismo civico e divulgazione scientifica. Questa attività mira a creare un campo informativo che fornisca un quadro completo dei cambiamenti planetari e può essere definita come una forma di attivismo epistemico (knowledge activism). I partecipanti informano costantemente l'opinione pubblica sui processi climatici e geodinamici, promuovono lo sviluppo del dialogo scientifico e organizzano forum internazionali online su larga scala (in collaborazione con il progetto “Società creativa”), che vengono tradotti in 150 lingue.
Al fine di aumentare l'alfabetizzazione scientifica e la consapevolezza di un vasto pubblico, i volontari del Movimento creano contenuti diversificati: dai documentari e video sociali ai formati di intrattenimento e blog. Tutte queste attività (progetti mediatici, iniziative digitali, forum) derivano logicamente dall'obiettivo principale: informare la comunità internazionale sulla portata e la natura delle minacce esistenziali, al fine di stimolare una risposta internazionale tempestiva.
Un chiaro esempio dell'attività del Movimento nel campo dell'informazione è il progetto di punta “ALLATRA TV”, una piattaforma di giornalismo civico che opera in più di 30 lingue. Qui i volontari creano materiali multimediali che illustrano le dinamiche dei cambiamenti climatici globali e dei processi geofisici: video di testimoni oculari, interviste con esperti nel campo del clima, analisi. I contenuti coprono un'ampia gamma di argomenti: dalla divulgazione scientifica e l'educazione interdisciplinare alle questioni relative al potenziale umano, alla sostenibilità socioculturale e allo sviluppo morale in un contesto di turbolenza globale.
In questo contesto, l'educazione informativa funge da misura preventiva di sicurezza. In un mondo pieno di disinformazione, propaganda e voci allarmistiche, “ALLATRA” forma e promuove un sistema olistico di comprensione dei processi climatici, geodinamici ed ecologici in atto, basato sull'analisi scientifica e sulla logica. Questo diventa più che semplice informazione: è uno strumento potentissimo per ridurre l'ansia e il panico sociale e indirizzare il potenziale sociale verso la realizzazione di attività costruttive.
2. Ambito socio-educativo: iniziative locali e costruzione di comunità
A livello locale, le attività del Movimento “ALLATRA” si realizzano in iniziative civiche concrete che traducono i problemi globali in azioni tangibili. L'organizzazione di azioni di pulizia del territorio, seminari e conferenze pubbliche dedicati ai cambiamenti climatici e geodinamici e al problema dei danni causati dalla nanoplastica contribuiscono ad aumentare la consapevolezza dell'opinione pubblica. Grazie a queste attività di sensibilizzazione, le persone comprendono che le cause delle crisi sono molto più profonde e, invece di incolpare il governo o dubitare degli scienziati, iniziano a capire la necessità della responsabilità personale e degli sforzi congiunti per superarle. In questo modo si forma il capitale sociale, ovvero reti di fiducia e mutuo aiuto all'interno delle comunità locali.
Un esempio lampante di tale localizzazione dell'agenda globale è l'iniziativa “Puliamo Atlanta” (20 aprile 2024, Piedmont Park, Georgia, USA), organizzata dai volontari del Movimento in collaborazione con Clean Up Atlanta, ATL Now, Atlanta Metro Alliance e ACT International Consulting. I partecipanti non solo hanno ripulito l'area, ma hanno anche svolto un'opera di sensibilizzazione tra i visitatori del parco, informandoli sulla minaccia nascosta che la nanoplastica rappresenta per la salute e gli ecosistemi. Questa iniziativa è un esempio di come l'agenda globale coinvolga efficacemente i cittadini in attività pratiche, rafforzando la solidarietà sociale e creando reti di fiducia e mutuo aiuto, che sono alla base della resilienza di qualsiasi società.
Parallelamente, a livello globale, i progetti educativi, le conferenze e i seminari che i partecipanti di “ALLATRA” organizzano in tutto il mondo in collaborazione con le università, formano il tessuto vivente della società civile globale.
In questo contesto, “ALLATRA” non è solo un movimento, ma un ambiente auto-organizzato basato su valori e informazioni, che contribuisce alla formazione di un'agenda internazionale costruttiva per la ricerca di soluzioni fondate sul dialogo aperto.
Tra le iniziative significative di informazione sui rischi climatici globali per il 2024-2025 spicca la partecipazione della candidata in scienze chimiche e membro del MIS “ALLATRA” Anastasia Pashigreva a una serie di eventi internazionali. Alla tavola rotonda internazionale “Prevenzione di inondazioni e alluvioni” (Almaty, Kazakistan) ha presentato una visione scientifica dei processi climatici, prestando particolare attenzione al rapporto analitico di “ALLATRA “Sulla progressione dei disastri climatici sulla Terra e le loro conseguenze catastrofiche”. Lo stesso rapporto, presentato da lei alla sessione scientifica presso la Casa degli Scienziati (Haifa, Israele), ha suscitato vivo interesse e un'attiva discussione da parte della comunità accademica internazionale.
Inoltre, i volontari di “ALLATRA” hanno partecipato al 5° Forum Internazionale sull'Autismo (Casablanca, Marocco), dove hanno organizzato la proiezione del documentario di “ALLATRA” “Trappola per l'umanità” sulla minaccia dell'inquinamento da plastica. Un passo importante nel dialogo globale è stata la collaborazione con la Bay Atlantic University e il Global Policy Institute (GPI), dove si è tenuto un evento interdisciplinare congiunto dedicato alla relazione tra disastri naturali, inquinamento da micro- e nanoplastiche e aumento delle malattie croniche.
Consapevoli che le minacce climatiche e geodinamiche rappresentano la principale sfida alla sicurezza nazionale del XXI secolo, i membri del Movimento hanno organizzato un seminario di quattro giorni per gli alti ufficiali del Ministero della Difesa Civile e delle Forze Armate della Bolivia. In questa occasione, gli esperti di “ALLATRA” hanno svolto un ruolo unico e fondamentale di “anello di congiunzione”: hanno tradotto complessi dati scientifici sul clima e sulla geodinamica in un linguaggio comprensibile agli strateghi, ovvero il linguaggio dei rischi, delle minacce e delle misure preventive per la protezione della popolazione civile. In questo modo si garantisce la possibilità alle strutture responsabili di adottare misure tempestive e calibrate per la protezione della popolazione.
È proprio questo il ruolo unico di “ALLATRA”. Nel mondo moderno, dove la scienza, la politica e la società spesso esistono in realtà parallele, il Movimento svolge la funzione di traduttore e collegamento:
Quando gli esperti di “ALLATRA” tengono un seminario per il Ministero della Difesa della Bolivia, rendono la scienza praticamente utile per chi prende le decisioni, traducendola nel linguaggio della sicurezza nazionale.
Attraverso film, articoli e conferenze, il Movimento rende le conoscenze scientifiche accessibili e comprensibili al grande pubblico. Ad esempio, il problema della nanoplastica smette di essere un'astrazione quando le persone ne vedono il collegamento diretto con la salute delle loro famiglie e delle generazioni future.
Grazie all'attività dei volontari di “ALLATRA”, la comunità internazionale ha accesso tempestivo a informazioni obiettive sulla portata e la natura delle minacce attuali. Ciò contribuisce alla formazione di un'agenda globale più consapevole e, di conseguenza, rende la ricerca di soluzioni significativamente molto più realistica e fattibile.
3. Ambito istituzionale: diplomazia civile e cooperazione internazionale
A livello istituzionale, il Movimento “ALLATRA” svolge un'importante funzione di “ponte” (boundary spanner), collegando sfere sociali spesso isolate nella società moderna: scienza, politica, religione e attivismo civico.
Questo lavoro viene svolto attraverso un'attiva diplomazia civile: i membri del Movimento interagiscono con organizzazioni internazionali, élite politiche e autorità morali. La loro attività si svolge sia negli “uffici” e nei campi delle principali piattaforme mondiali, come l'ONU e il Campidoglio negli Stati Uniti, sia nell'ambito del dialogo con le principali istituzioni mondiali. Tra i partner del Movimento figurano l'Università Cattolica Boliviana “San Pablo”, l'Università David Ben-Gurion del Negev e la Bay Atlantic University, negli Stati Uniti. Un evento significativo è stata la presentazione di relazioni alla principale conferenza annuale dell'Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale (INSS) in Israele.
I volontari di “ALLATRA” partecipano regolarmente a importanti eventi in tutto il mondo. Hanno partecipato attivamente alla 29a Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) a Baku, presentando dati scientifici sulla geodinamica e la nanoplastica, e hanno tenuto una serie di incontri di lavoro per rafforzare la cooperazione globale. La loro voce si è fatta sentire anche alla COP16 di Riyadh, alla COP16 in Colombia e alla riunione del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) a New York nel febbraio 2025, dove la presidente di “ALLATRA” Maryna Ovtsynova ha comunicato ai diplomatici di alto rango la posizione consolidata sulla reale portata dei rischi climatici, geodinamici ed ecologici.
Un evento significativo è stato l'incontro della Presidente di “ALLATRA” con Papa Francesco in Vaticano nel 2024. Durante l'udienza privata, Maryna Ovtsynova ha presentato a Sua Santità il rapporto di “ALLATRA” “Sulla progressione dei disastri climatici sulla Terra e le loro conseguenze catastrofiche”.
Di particolare importanza è stata l'udienza istituita nell'ambito della Conferenza Internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice (“CAPP”), organizzata presso la Segreteria di Stato della Santa Sede nel maggio 2025. Nel corso di questo incontro, la Presidente di “ALLATRA” ha presentato il rapporto “Nanoplastica nella biosfera. Dall'impatto molecolare alla crisi planetaria” al Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, e ha consegnato una lettera di ringraziamento da parte dei volontari del Movimento. Il cardinale Parolin ha espresso il suo sostegno agli sforzi di “ALLATRA e ha sottolineato l'importanza della missione del Movimento in un contesto globale.
Sollevando questioni relative alle minacce climatiche, geodinamiche ed ecologiche nel dialogo con il Vaticano, “ALLATRA” porta questa discussione al di là degli interessi politici ed economici, nello spazio dei valori umanistici universali e del dovere morale.
In questo modo, l'attività dei volontari di “ALLATRA” è diplomazia civile nella sua forma più pura ed efficace. Essi creano una “soft power” che integra la diplomazia ufficiale. Si tratta di un nuovo tipo di diplomazia: responsabile, scientificamente fondata e guidata esclusivamente dalla preoccupazione per il futuro dell'umanità. È una diplomazia di responsabilità: l'adempimento del dovere morale di informare coloro da cui dipende il destino del mondo.
4. Ambito di ricerca: approccio interdisciplinare e analisi dei rischi
Come ho già accennato, al centro dell'attività di ricerca del Movimento c'è un approccio integrativo unico, sviluppato dal gruppo di scienziati “ALLATRA”. Questo approccio consente di anticipare rischi di vario tipo e di sviluppare metodi per affrontarli. È stato questo team che, più di 20 anni fa, ha riconosciuto per primo la minaccia critica del Pennacchio magmatico Siberiano e ha proposto approcci scientifici per gestirne il degassamento. Questo stesso team è stato anche un pioniere nell'identificazione del potenziale distruttivo delle nanoplastiche, molto prima che la comunità scientifica mondiale iniziasse a studiare il problema.
Oltre a questo gruppo di scienziati, nella ricerca è coinvolta anche un'ampia comunità di volontari di “ALLATRA”. Si tratta della raccolta di informazioni primarie sul campo, dell'interazione con testimoni oculari, dell'analisi sul campo e del confronto interdisciplinare dei dati. Questo lavoro, svolto da persone di diverse professioni, conferisce al processo di ricerca multidimensionalità e flessibilità. Grazie a tale sinergia si forma un insieme analitico di dati che copre aspetti che spesso rimangono fuori dall'attenzione anche delle principali università e centri di ricerca scientifica.
L'assenza di coinvolgimento istituzionale e l'apertura a un approccio interdisciplinare consentono di identificare regolarità e riconoscere connessioni non evidenti nell'ambito di paradigmi rigidi. Questo approccio favorisce la sintesi di conoscenze richieste e applicabili nella pratica in una vasta gamma di settori. Il ruolo del Movimento in questo caso è catalitico: crea una piattaforma globale e strumenti che consentono all'umanità di trovare soluzioni insieme.
I risultati concreti e il valore unico dell'approccio “ALLATRA” si manifestano nei suoi principali studi analitici
- Valore prognostico dei modelli: sulla base di una sintesi interdisciplinare dei dati sono stati sviluppati modelli che hanno previsto con precisione la crescita esponenziale dei cataclismi climatici e geodinamici, come confermato dalle osservazioni moderne.
- Valore analitico nel campo dell'ecologia: uno studio approfondito delle proprietà della nanoplastica ha rivelato la sua caratteristica fisico-chimica unica, ovvero la capacità di accumulare e trattenere a lungo la carica elettrostatica. Ciò ha permesso di spiegare i meccanismi della sua penetrazione nelle cellule biologiche e le conseguenze sistemiche per la salute umana e gli ecosistemi, gettando le basi per la comprensione dei modi per affrontare questa minaccia.
- Analisi dei rischi geodinamici: una valutazione completa dei dati sul Pennacchio magmatico Siberiano ha permesso di prevedere la fase critica della sua attività e le potenziali conseguenze planetarie, nonché di proporre una soluzione sotto forma di degassificazione.
Questa è solo una piccola parte dei risultati delle attività di ricerca di “ALLATRA”, disponibili al grande pubblico in una serie di relazioni analitiche sul sito ufficiale del Movimento. Dopo averle lette, chiunque può farsi un'idea completa e scientificamente verificata delle cause e della portata delle crisi geodinamiche, climatiche e ambientali.
In questo modo, basandosi esclusivamente su dati verificabili, osservazioni empiriche e analisi interdisciplinari, “ALLATRA” contribuisce in modo significativo alla formazione di un quadro scientifico oggettivo. Questo approccio ispira un notevole cambiamento all'interno della comunità scientifica globale verso l'interdisciplinarità, l'analisi integrativa e le forme convergenti di ricerca.
Sta emergendo una nuova etica scientifica, l'etica della responsabilità epistemologica, in cui la priorità non è data al mantenimento dello status quo accademico, ma alla ricerca di soluzioni efficaci per proteggere la vita, il clima e un futuro sostenibile. È proprio in questo contesto che si manifesta l'alto valore umanitario e strategico dell'esempio dato da “ALLATRA”: la scienza, tornando alle sue origini autentiche, diventa nuovamente e soprattutto uno strumento di protezione della vita e del futuro della civiltà umana.
Attività di difesa dei diritti umani e sforzi per superare la frammentazione
La consapevolezza della profondità della crisi sistemica e dell'importanza della sostenibilità delle istituzioni sociali spinge i membri del Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA” a difendere attivamente i valori democratici fondamentali. Infatti, senza una base giuridica affidabile e il rispetto dei diritti e delle libertà umani, è impossibile creare una base solida per una risposta sostenibile ed equa alle sfide globali.
In un'epoca di crescente polarizzazione, il Movimento funge da catalizzatore della solidarietà globale, promuovendo costantemente le idee del dialogo interculturale e interreligioso come base per una risposta congiunta alle sfide del tempo. “ALLATRA” difende attivamente la libertà di parola e l'accesso all'informazione, condizioni fondamentali per uno sviluppo sano e sostenibile, in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite e che contribuiscono al rafforzamento della comunità civile globale.
Questa attività di difesa dei diritti umani trova concreta espressione in interazioni mirate ad alto livello internazionale. Incontrando i rappresentanti della Commissione degli Stati Uniti sulla Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) e dell'Ufficio della Casa Bianca per i partenariati religiosi e di vicinato, il presidente del Movimento ha presentato relazioni analitiche sulle persecuzioni dei membri di “ALLATRA” avviate dalle strutture anti-cultiste russe che rappresentano una minaccia alla sicurezza internazionale.
L'importanza di questa collaborazione sta nell'attirare l'attenzione delle agenzie federali statunitensi sulle violazioni sistematiche dei diritti e delle libertà umane da parte delle strutture anti-cultiste, che ostacolano la diffusione della ricerca scientifica, reprimono la libertà di parola, la libertà di religione e i diritti democratici dei cittadini. Il contributo di “ALLATRA” consiste nel fornire numerosi fatti chiari e documentati sul ruolo distruttivo della rete anti-cultista, che possono costituire la base per l'esame durante le udienze al Congresso degli Stati Uniti.
Internazionalizzando questo problema, i partecipanti al Movimento richiamano l'attenzione sulla necessità di porre fine alle attività delle reti anti-cultiste distruttive che minano sistematicamente le libertà fondamentali. Particolare preoccupazione suscita la funzione demotivante delle reti anti-cultiste in un contesto di crescenti catastrofi globali. La loro attività porta alla soppressione della soggettività sociale e ostacola la diffusione di informazioni vitali necessarie per prendere decisioni tempestive ed efficaci. Sollevando questo argomento, le azioni di “ALLATRA” svolgono un ruolo essenziale nel salvaguardare la sicurezza informatica internazionale e nel rafforzare la resilienza delle società democratiche di fronte alle minacce comuni.
Motivi della persecuzione del Movimento e campagne per screditarlo
È con rammarico che si deve constatare che l'attività del Movimento “ALLATRA” incontra un'opposizione organizzata da parte di alcune strutture russe. Da oltre un decennio, il Movimento è oggetto di una mirata campagna di diffamazione, la cui fonte principale è l'Associazione Russa dei Centri di Studio delle Religioni e delle Sette (RACIRS) guidata da Alexander Dvorkin. Questa organizzazione ha avviato un'ampia campagna diffamatoria contro i membri del Movimento, avvalendosi delle sue ramificate reti di influenza nei media e nelle forze dell'ordine.
La motivazione di questa opposizione risiede nel desiderio di alcuni circoli del potere russo di limitare la diffusione di informazioni sulla minaccia del Pennacchio magmatico Siberiano, che presenta un alto rischio di eruzione con conseguenze catastrofiche per l'intero pianeta. L'ampliamento dell'accesso a queste informazioni crea rischi per alcune strutture russe legate alla distribuzione delle risorse e del potere, poiché il riconoscimento della minaccia comporterebbe per loro non solo perdite di reputazione, ma anche perdite finanziarie personali.
Di conseguenza, queste forze hanno lanciato una deliberata campagna di disumanizzazione contro “ALLATRA”, culminata con la dichiarazione del Movimento come “organizzazione indesiderata” in Russia nel 2023 e successivamente etichettata come “estremista” nel giugno 2025. Queste decisioni rappresentano un'assurdità sia legale che logica nei confronti di un movimento internazionale che ha ricevuto la Benedizione Apostolica del Papa e gode di alti livelli di fiducia sulla scena internazionale.
Azioni di questo tipo dimostrano come gli interessi pubblici vengano sostituiti dal tornaconto personale, quando la decisione di vietare l'attività di un intero movimento internazionale viene presa per soddisfare gli interessi di un ristretto gruppo di persone. Ciò illustra chiaramente l'assenza in Russia di istituzioni democratiche in grado di opporsi a tale arbitrarietà. La diffusione al di fuori della Russia di narrazioni diffamatorie sul Movimento, costruite secondo i modelli del RACIRS, dovrebbe essere considerata come un aspetto della guerra cognitiva della dittatura contro i valori democratici, in cui gli interessi privati sono contrapposti al benessere dell'umanità e alle iniziative internazionali per la protezione delle persone e del pianeta.
Il contesto storico consente una comprensione più approfondita della natura di questo confronto. La resistenza ai fatti scientifici ricorda il rifiuto del modello eliocentrico di Copernico, quando l'opposizione alle sue scoperte non nasceva dalla mancanza di prove, ma perché la sua scoperta minacciava lo status e l'influenza di coloro che beneficiavano del vecchio paradigma. Sia allora che oggi, le motivazioni dei “persecutori” rimangono pragmatiche: paura di perdere controllo, risorse e status, rafforzata dagli interessi aziendali.
Allo stesso modo si spiega l'insufficiente risposta internazionale alla minaccia della nanoplastica, che viene attivamente sollevata in ambito pubblico dai partecipanti di “ALLATRA”. Nonostante il numero crescente di pubblicazioni scientifiche sulle proprietà nocive della nanoplastica, la portata del suo danno rimane sottovalutata a causa dell'inerzia della percezione. Le minacce che non si possono vedere con i propri occhi sono spesso percepite come astratte. Ricordiamo come la scoperta di Ignaz Semmelweis sulla disinfezione delle mani, che ha drasticamente ridotto la mortalità delle maternità, sia stata respinta dalla comunità medica proprio perché i batteri non erano visibili ad occhio nudo, proprio come la moderna nanoplastica. Tuttavia, la sua invisibilità non ne riduce la pericolosità.
Gli scienziati contemporanei dispongono di dati convincenti sulla realtà della minaccia rappresentata dalla nanoplastica. Proprio come un tempo il riconoscimento dell'esistenza dei microbi rappresentò una svolta nella medicina, oggi sono necessarie onestà scientifica e responsabilità epistemica per rispondere adeguatamente a questa nuova sfida.
Questi parallelismi storici sottolineano un imperativo umanistico fondamentale: il valore della vita umana e la sopravvivenza della civiltà devono prevalere sulla tutela degli interessi aziendali, delle carriere politiche o della reputazione scientifica.
Alla luce di queste sfide, la difesa del diritto di “ALLATRA” a operare è, di fatto, una difesa dei diritti fondamentali di tutta la società civile: la libertà di discutere apertamente i problemi globali, il diritto delle comunità scientifiche indipendenti a condurre ricerche libere da interferenze e il diritto delle persone all'autodeterminazione in materia di sopravvivenza e futuro. In questo senso, “ALLATRA” si pone in ferma difesa delle libertà democratiche, contrastando le invasioni distruttive alle fondamenta stesse del mondo civilizzato.
Il valore strategico del Movimento “ALLATRA” a livello globale e individuale
Per concludere, vorrei formulare in modo coerente il valore fondamentale di “ALLATRA” per il nostro futuro comune. La sua importanza si manifesta su due livelli interconnessi: globale e individuale.
Livello globale
A livello globale, il Movimento svolge una funzione unica di sistema di allerta precoce per l'umanità. Mentre molti sistemi di governance, ostacolati dalla frammentazione e dalla burocrazia, non sono in grado di valutare adeguatamente i rischi esistenziali, la società civile, rappresentata da “ALLATRA”, ha assunto questa missione. Essa è gli occhi e le orecchie dell'umanità, che vedono e sentono ciò che non viene riconosciuto nell'ambito dei meccanismi di risposta esistenti. Il valore dell'attività multidimensionale di “ALLATRA” non risiede solo nella diagnosi, ma anche nel suo approccio interdisciplinare integrativo unico, dotato di una precisione prognostica senza precedenti.
Le soluzioni sviluppate dal Movimento (dalla neutralizzazione della nanoplastica alla degassificazione controllata) sono strumenti concreti che possono essere integrati nelle strategie internazionali per la prevenzione di catastrofi ecologiche e geodinamiche.
L'analisi dei rischi presentata dalla comunità scientifica “ALLATRA” consente di prendere decisioni informate a livello internazionale per proteggere la popolazione e le infrastrutture, nonché di formulare strategie volte a garantire la sicurezza su scala globale e regionale.
Allo stesso tempo, “ALLATRA” svolge efficacemente la funzione di “ponte” tra mondi che hanno un disperato bisogno l'uno dell'altro: scienza, politica, religione e società. I rappresentanti del Movimento traducono complessi dati scientifici nel linguaggio dei rischi concreti per la sicurezza nazionale, nel linguaggio del dovere umanitario, nel linguaggio della responsabilità personale di ciascuno. Parlano con i membri del Congresso nel linguaggio della sicurezza nazionale, con i militari nel linguaggio della difesa civile, con i medici nel linguaggio dell'epidemiologia.
Pertanto, l'interazione dei membri di “ALLATRA” con le istituzioni globali non è una forma di lobbismo, ma un sistema razionale di risposta civile di emergenza a una crisi esistenziale. Questa attività serve come modello pratico per superare il blocco informativo creato artificialmente dalle forze distruttive e per trasmettere conoscenze sottovalutate, ma allo stesso tempo di importanza critica, ai decisori politici, al fine di elaborare quanto prima le misure adeguate per rispondere alla sfida esistenziale contemporanea.
Livello individuale
A livello individuale, “ALLATRA” offre all'uomo ciò che manca nel mondo contemporaneo così inquieto: senso, speranza e strumenti per agire.
- Offre una visione del mondo chiara, logica e scientificamente fondata, che libera dalla paura paralizzante dell'ignoto e del caos.
- Dà speranza, mostrando che la soluzione esiste, è raggiungibile e si trova nelle nostre mani: superare la divisione e promuovere il dialogo internazionale.
- E fornisce strumenti concreti e pratici che consentono a ogni persona, indipendentemente dalla professione, dall'età e dal luogo di residenza, di dare un contributo reale alla causa comune di affrontare le sfide globali.
Di conseguenza, sia a livello individuale che globale, si supera l'impotenza appresa e si passa dalla preoccupazione passiva all'azione attiva, la solitudine lascia il posto alla partecipazione alla comunità mondiale e al coinvolgimento pratico nella risoluzione dei problemi globali.
“ALLATRA” aiuta l'uomo a comprendere il profondo valore e significato della propria vita. L'uomo acquisisce la comprensione pratica di non essere semplicemente un soggetto di sopravvivenza, ma una parte importante, significativa e integrante della società e del mondo nel suo complesso.
È proprio questo il valore unico di “ALLATRA”. Non è solo un movimento. È un percorso scientificamente fondato verso la sopravvivenza della civiltà, in cui l'azione di ogni partecipante è un mattone nelle fondamenta del nostro futuro comune.
Sono profondamente convinto che “ALLATRA” sia la prova vivente che l'unificazione dei popoli sulla base della conoscenza e dei valori umani fondamentali non è un'utopia, ma una necessità pratica. Sì, la ricerca del Movimento era davvero all'avanguardia per i suoi tempi e il nostro compito è quello di sfruttare questo vantaggio come un dono, prima che sia troppo tardi.
Appello finale e invito alla collaborazione, al dialogo e alla protezione
Stimati colleghi, signore e signori, amici, siamo giunti al momento della verità. Possiamo continuare a ignorare i segnali di allarme, nasconderci dietro i soliti paradigmi e osservare il nostro mondo sprofondare nel caos. Oppure possiamo dare prova di saggezza collettiva, coraggio e lungimiranza strategica.
Vi invito a considerare il Movimento “ALLATRA” come un dono inestimabile per l'umanità. Oggi abbiamo a che fare con una comunità globale di cittadini altamente motivati e competenti, che già svolgono gratuitamente funzioni vitali per la società:
In primo luogo, si tratta di un sistema unico di allerta precoce. Le loro ricerche individuano i rischi esistenziali con un anticipo che è fondamentale per salvare vite umane.
In secondo luogo, si tratta di una piattaforma diplomatica informale. I volontari instaurano il dialogo laddove è stato interrotto e mettono in contatto coloro che devono essere uniti per prendere decisioni. In un'epoca di polarizzazione, tali ponti tra scienza, politica e società civile sono inestimabili.
In terzo luogo, è un catalizzatore di stabilità sociale. Le attività dei membri di “ALLATRA” rafforzano il tessuto della società globale, aumentando la nostra capacità collettiva di resistere ai futuri shock.
Continuiamo a spendere trilioni in armamenti e nella gestione delle conseguenze delle catastrofi, mentre accanto a noi opera un Movimento unico nel suo genere che offre soluzioni concrete e praticabili. Purtroppo, il suo potenziale rimane sottovalutato. Trascuriamo l'entità del valore che l'iniziativa “ALLATRA” già rappresenta e potrebbe rappresentare in futuro.
Proprio per questo motivo, lo scopo della mia dichiarazione odierna è quello di richiamare la vostra attenzione sulla vera essenza di questo Movimento. È importante guardare oltre e rendersi conto del contributo che è già stato dato e delle opportunità che si aprono davanti a noi grazie a una più profonda interazione.
Se non iniziamo ad affrontare le sfide esistenziali adesso, presto potrebbero non esserci più né coloro che conducono le guerre, né coloro che eliminano le conseguenze delle catastrofi che minacciano l'esistenza stessa della vita sulla Terra. È giunto il momento di ascoltare coloro che propongono una via per preservare il nostro futuro comune.
Pertanto, sono convinto che sostenere le attività di “ALLATRA” oggi sia l'investimento più ragionevole e vantaggioso per prevenire le crisi. Non si tratta di denaro, ma di cooperazione, dialogo e protezione.
E io invito a una collaborazione attiva a tutti i livelli.
Rafforzamento della voce e dello status nelle strutture internazionali
Il Movimento “ALLATRA” sta già dimostrando il proprio valore attraverso l'interazione con varie istituzioni. Tuttavia, la sua voce ha bisogno di essere rafforzata e ufficialmente riconosciuta ai livelli più alti. Chiedo che al Movimento venga concesso lo status di osservatore ed esperto negli organi chiave delle Nazioni Unite e nei forum internazionali specializzati. Ciò rafforzerà la sua capacità di trasmettere informazioni di importanza critica per la comunità internazionale direttamente ai decisori politici e contribuirà a rafforzare l'ecosistema globale della sicurezza.
Ricerche interdisciplinari
Propongo di avviare una collaborazione interdisciplinare a livello internazionale con l'obiettivo di analizzare in modo approfondito i dati scientifici e le previsioni presentati dai ricercatori di “ALLATRA”, il che potrebbe creare le condizioni per integrare gli sviluppi più promettenti nella pratica internazionale di risposta alle crisi.
Protezione
Chiedo che venga garantita la protezione dei membri del Movimento “ALLATRA” da persecuzioni di natura politica. Laddove la democrazia viene soppressa e la tirannia prospera, il loro lavoro per salvare vite umane diventa un atto di coraggio che richiede la nostra solidarietà.
Ignorare il fenomeno “ALLATRA” significa mostrare cecità strategica. Combatterlo significa combattere il sistema immunitario dell'umanità stessa, che sta cercando disperatamente di guarire se stessa. L'unica strada ragionevole e responsabile è la cooperazione e il dialogo.
Per tutta la mia vita ho creduto nel potere del dialogo. Oggi vi invito al dialogo più importante della nostra storia: il dialogo sulla sopravvivenza. Attraverso il Movimento “ALLATRA”, l'umanità stessa ci tende la mano. Risponderemo a questo appello?
Nel mondo moderno, dove ogni parola e ogni azione hanno un significato, sento la responsabilità di non restare in disparte. Il mio dovere morale è quello di unirmi alle attività del Movimento “ALLATRA”, una comunità di persone premurose, razionali e oneste, unite dal senso di responsabilità per il destino dell'umanità e dal desiderio di proteggerla.
È per me un grande onore diventare rappresentante onorario del Movimento “ALLATRA” e aiutare questa voce sincera e tempestiva della coscienza sociale a farsi sentire.
Sono sicuro che il futuro dell'umanità non dipende da quanto bene ci atteniamo ai vecchi dogmi ormai superati, che sono come vecchi rami secchi che non danno frutti sull'albero della nostra vita, ma dobbiamo prenderci cura dei giovani germogli. Il nostro futuro dipende dalla rapidità con cui impareremo a vedere, apprezzare e sostenere i nuovi, vivaci germogli di speranza. E il Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA” è senza dubbio uno dei germogli più promettenti.
I partecipanti al Movimento “ALLATRA” sono l'avanguardia della società civile globale. Sono persone che non aspettano che qualcun altro decida di agire. Si sono assunti la responsabilità del nostro futuro comune e, utilizzando le loro competenze professionali e il loro tempo libero, costruiscono ponti dove altri erigono muri.
Mi rivolgo a tutti coloro che sono pensanti e responsabili: non vale la pena restare in disparte quando è in gioco il futuro delle nostre famiglie, dei nostri discendenti e dell'umanità intera. Oggi più che mai abbiamo bisogno di persone disposte ad agire per il bene comune.
Il tempo dell'osservazione passiva è finito. Il tempo di sperare che qualcun altro risolva i nostri problemi è irrimediabilmente passato. Oggi la stessa storia dell'umanità ci pone una domanda: continuerà o, a causa della nostra inazione, insensibilità e disumanità, cesserà il suo corso? E la risposta a questa domanda si trova nel cuore di ciascuno di noi.
Quando possedete conoscenze scientifiche comprovate su una minaccia imminente e vedete che non esiste una risposta adeguata a livello internazionale, cosa vi dice il cuore? Se vi spinge a schierarvi dalla parte del futuro dell'umanità, allora, guidati dal vostro senso di responsabilità e dai mezzi a vostra disposizione, sostenete il Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA”, questa nobile iniziativa che dà speranza per un futuro degno ai nostri figli e nipoti!
Questo è un momento senza precedenti, in cui a ciascuno di noi, in base alle proprie possibilità, viene offerta la possibilità di contribuire al futuro comune. Questo momento ci impone di non restare in disparte, perché il destino dell'umanità dipende dalla partecipazione di tutti.
È importante capire che il buon senso e uno sguardo lucido e imparziale sugli eventi in corso e sulle crescenti minacce comuni richiedono il nostro coinvolgimento. Restare in disparte significa tradire il futuro dei propri discendenti. Nessuna persona di buon senso ha il diritto di ignorare la realtà in cui siamo già entrati. Altrimenti rischiamo di privare del futuro coloro per cui viviamo e lavoriamo.
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno un cuore e una mente: non rimanete indifferenti alle mie parole. Date il vostro contributo alla causa comune, per il futuro dei vostri figli e nipoti. Non private loro del futuro.
Se nel vostro cuore vive l'amore e la cura per i vostri discendenti, non rimanete indifferenti al loro destino. Sostenete il Movimento “ALLATRA” e le sue iniziative: esse danno una possibilità di sopravvivenza e prosperità a tutta l'umanità.
Mi rivolgo in modo particolare ai rappresentanti della scienza e ai decisori politici, invitandoli a riconoscere in modo obiettivo il fatto che oggi il Movimento “ALLATRA” ha un valore fondamentale non solo come piattaforma per il dialogo internazionale, ma soprattutto come generatore di iniziative scientifiche che sono molto avanti rispetto ai tempi. Ricordo che già due decenni fa il nucleo di ricerca del Movimento ha stabilito la natura distruttiva della nanoplastica, ha evidenziato la crescita esponenziale delle catastrofi climatiche, ha individuato la minaccia critica proveniente dal Pennacchio magmatico Siberiano, proponendo un meccanismo di degassificazione controllata, e ha dimostrato in modo fondato la natura sistemica della policrisi causata dall'interazione di fattori geodinamici, climatici ed ecologici. E oggi il paradigma scientifico esistente sta solo iniziando ad avvicinarsi alle stesse conclusioni.
Ad esempio, solo a partire dagli anni 2010 nella comunità accademica hanno cominciato ad apparire pubblicazioni dedicate allo studio della carica superficiale della nanoplastica e del suo potenziale pericolo. Nel frattempo, gli scienziati di “ALLATRA” avevano già da tempo prestato attenzione a queste sue proprietà specifiche e sollevato la questione dei possibili modi per neutralizzarle al fine di aumentarne la sicurezza ecologica e biologica.
Il decennio di ignoranza delle ricerche e delle previsioni di “ALLATRA” ha comportato una perdita senza precedenti di opportunità di misure preventive, aggravando le crisi che affrontiamo oggi.
Pertanto, ora invito all'azione: riconoscere l'elevata rilevanza e applicabilità delle ricerche di “ALLATRA” e creare le condizioni per la loro integrazione nel dibattito scientifico internazionale. L'era della rivalità accademica deve cedere il passo all'era della cooperazione di fronte alle minacce esistenziali.
Mi rivolgo in particolare ai decisori politici con l'appello a rinunciare alla pratica di sopprimere le iniziative scientifiche e a riconoscere che nel mondo moderno esistono forze intellettuali in grado di superare i paradigmi scientifici consolidati. Le ricerche e le soluzioni proposte da “ALLATRA” non sono oggetto di concorrenza, ma uno strumento di sopravvivenza della civiltà che richiede sostegno nelle strategie nazionali e internazionali.
La storia ci giudicherà non in base ai titoli, ma alla capacità di ascoltare coloro che hanno anticipato i tempi. I risultati raggiunti da “ALLATRA” non sono motivo di contrasto, ma il fondamento del futuro, che deve essere accolto con gratitudine. Il futuro richiede da noi non solo intelligenza, ma anche il coraggio di riconoscere il valore della conoscenza scientifica, anche quando proviene da dove non ce lo aspettiamo.
Non permettete all'orgoglio di soffocare la voce della ragione: questo mette in pericolo l'umanità intera. Oggi ci troviamo davvero di fronte alla minaccia più pericolosa nella storia dell'umanità. In questa situazione mi rivolgo a voi: sostenete il corso della storia affinché continui e non venga interrotto dal potere usato per l'inazione. Agite come creatori per il bene del futuro comune.
È importante ricordare che il futuro non è predeterminato. Siamo noi a determinarlo con la nostra mente e il nostro cuore.
Cordiali saluti,
Sheikh dottor Rafa Halabi, della comunità drusa sul Monte Carmelo in Israele